Presentazione del libro "Epistolario di Alfredo Catalani - Da Venezia a Colognora in Val di Roggio"
Sabato 24 Gennaio alle 11.30 al Museo del Castagno di Colognora di Pescaglia.
Presentazione del libro "Epistolario di Alfredo Catalani - Da Venezia a Colognora in Val di Roggio"
Parteciperanno alla presentazione: sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti - direttore del Museo del CastagnoAngelo Frati - presidente della Fondazione CRL Arturo Lattanzi - presidente del Club Unesco Raffaello Nardi - casa editrice Sidebook Edizioni - maestro Graziano Polidori - Rita Camilla Mandoli Dallan che ha curato le trascrizioni - presidente del Circolo Amici della Musica Alfredo Catalani, Francesco Pardini. Al termine della presentazione sarà possibile visitare il Museo in cui sono contenuti gli originali delle lettere.
Si è certi delle numerose permanenze del Maestro a Colognora, testimone un’abitazione della famiglia di
origine di Catalani dove egli soggiornò durante la sua infanzia e dove, ancora oggi, è cospicua la discendenza del ceppo della famiglia.
Figlio di un maestro di musica dal quale ebbe i primi insegnamenti, iniziò a studiare nella sua città natale,
Lucca, presso l'Istituto Musicale Pacini (oggi Boccherini), poi a Parigi, e infine al Conservatorio di Milano.
Stabilitosi a Milano compose varie opere (La falce, Elda, Dejanice, Edmea, Loreley), muovendosi in una cornice vicina alla scapigliatura milanese e agli artisti più progressisti, tenendo conto, oltre che della lezione di Richard Wagner, del rinnovamento sinfonico e del dramma lirico francese.
Ottenne la cattedra di composizione presso il Conservatorio di Milano, e l'anno seguente iniziò a comporre
quella che sarà la sua ultima e più conosciuta opera: La Wally.
Alfredo Catalani, musicista lucchese, è meno noto di Puccini ma ugualmente meritevole di essere conosciuto.
Mentre su quest'ultimo la bibliografia è sterminata, su Catalani esiste una bibliografia molto ristretta, per
questo motivo vari momenti della vita del compositore rimangono oscuri e non sempre è facile fare luce.
Benché anche l'epistolario non sia cosí ricco, si è deciso di dare ampio spazio alle lettere del maestro,
cercando di fornire un'idea dello svolgimento della sua vita.
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