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venerdì 11 aprile 2014

Il Ponte del Diavolo deve diventare Patrimonio Culturale dell’Umanità

 
Il 9 maggio si svolgerà un convegno sul futuro del Ponte del Diavolo. Il comune di Borgo a Mozzano, la Soprintendenza, l’università di Pisa e l’università di Siena, discuteranno su come proteggere il più importante monumento della Valle del Serchio.
“Sarà un convegno tecnico, ma anche storico - dice il sindaco Poggi –. Si parlerà di quello che ci sarà da fare praticamente per proteggere il ponte, e come rimediare se ci sono dei danni. Abbiamo avuto un’esperienza simile nel passato: la ristrutturazione del Ponte delle Catene di Chifenti, operazione fatta con un contributo dell’American Express, attraverso l’aiuto dell’Unesco. Vorremo - conclude Poggi - con l’aiuto della Soprintendenza e delle università, arrivare a fare un intervento simile con il Ponte del Diavolo”.
Il Ponte della Maddalena, più comunemente detto Ponte del Diavolo (grazie alla leggenda), è il monumento più fotografato dai turisti della Valle del Serchio: leggende, riti propiziatori, e soprattutto la sua incredibile architettura, ne hanno fatto un’opera di ingegneria medievale unica nel suo genere. In Italia si possono trovare alcuni ponti con una struttura simile e collegati a leggende sul diavolo, ma quello della Maddalena rimane quello più rinomato.

Prevista una raccolta di firme, per presentare all’Unesco la richiesta di riconoscimento del Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano quale Patrimonio Culturale dell’Umanità.

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